Intervista al prof. Michele Proclamato
a cura di Andrea F. Calabrese per il blog Armonie Pitagoriche
Michele Proclamato è uno scrittore,
simbolista, che vive all’Aquila. Conduce una rubrica dedicata ai Crop Circles
ed ha pubblicato numerosi articoli sulla rivista Hera, Misteri di Hera, (Acacia Ed.),Totem, Scienza e Conoscenza;
sono in uscita alcuni suoi articoli per Vivere lo Yoga e il RIA ecc. E’
collaboratore di diversi siti telematici quali: Il Portale del Mistero, Stazione Celeste, Paleoseti, Cropcircle
Connector, Altrogiornale, Riflessioni, Ufo network, Nonsiamosoli, Esonet,
ecc. Ha pubblicato, con la casa editrice Melchisedek, i seguenti libri:
“Il Segreto delle TRE OTTAVE”,
“L’OTTAVA la Scienza degli Dei”,
“Il Genio Sonico” (dedicato al grande
Leonardo da Vinci),
“La Storia Millenaria
dei Cerchi nel Grano”,
“Quando le stelle fanno l’amore”.
“L’uomo di Dio” (Giordano Bruno)
Ha partecipato a numerosi convegni e
conferenze e tiene corsi e seminari.
E’ accompagnatore di Tour basati sulle
sue pubblicazioni:, all’Aquila, Castel del Monte, Milano, sulle orme
conoscitive del grande Leonardo da Vinci, Assisi ed in Inghilterra, dove il sapere
costruttivo dei Cerchi convive, da secoli, con alcune basiliche che recano il
simbolo dell’OTTAVA.
Il suo sito è: www.micheleproclamato.it.
D. Anzitutto desideriamo ringraziarla per aver accolto l’invito
di Armonie Pitagoriche. In generale, quanto è stato favorevole secondo lei
l’avvento di Internet per la diffusione del sapere e di un nuovo paradigma di
visione della realtà?
R. Ringrazio io
“Armonie Pitagoriche” nella persona del Prof. Andrea F.Calabrese, e inizierei
rispondendo che Internet è stato fondamentale, ma non assoluto, nel cambiare il modo di diffondere il sapere. Può
quindi veicolare nuove visioni della
nostra realtà . E’ indubbio.”
D. I suoi studi si basano sulla Legge delle Tre Ottave.
Premesso che un’accurata lettura del suo sito, http://www.micheleproclamato.it/index.html
e ovviamente dei suoi libri, potrà dare illuminanti spiegazioni in merito,
vorrebbe illustrare per i lettori di Armonie Pitagoriche i principi
fondamentali di questa Legge?
R. I principi millenari dell’Ottava sono chiaramente
numerici al primo approccio e metafisico-spirituali se indagati con sufficiente intuito. Essenzialmente
si è di fronte ad una Teoria del Tutto codificata in tempi a noi sconosciuti,
che comunque ha attraversato i millenni grazie, anche, a personaggi come
Pitagora. Ho parlato di TRE OTTAVE prendendo spunto, anni fa, dal
Labirinto di Collemaggio all’Aquila, dove
da secoli campeggiano TRE OTTO facenti parte del Pattern numerico dell’OTTAVA le
cui caratteristiche propaganti sono chiaramente … musicali . “
D. Con tutta
evidenza, le sua argomentazioni tengono in alta considerazione la musica come
‘matrice’ della scienza perduta che collegava l’uomo al divino. Il rapporto tra
mondo dei suoni e antica scienza vale più, secondo lei, come riferimento
teorico-filosofico, oppure concretamente facendo musica si può e si deve
ricreare quell’humus in grado di
cambiare in meglio la nostra percezione della realtà?
R. La musica è
l’unica Scienza in grado di tenere unite razionalità numerica ed emozionalità
intuitiva. Questi erano e sono i paradigmi dell’Ottava. La sua presenza per
certi aspetti ha fini metafisici. Indubbiamente aiuterà l’uomo a ri-capire che
tutto è animicamente vivo in questa realtà e non solo.
D. “Forse”, lei afferma, “è arrivato il momento di conoscere
la nostra vera storia”. Una storia in cui Dio si è fatto Suono, e ha espanso la
materia vibrazionale per tutto l’Universo. E’ possibile, ora, per l’uomo,
conoscere la sua vera storia, ed è possibile conoscerla attraverso la musica?
R. Si penso proprio
che sia possibile. Con un minimo di attenzione basterebbe iniziare, leggendo la
“Lista sumera dei RE”. Sarebbe sufficiente per accorgersi di come dodecafonicamente essa fosse in grado , millenni fa ,di
spiegarci che tipo di energia musicale
fosse alla base della Creazione.
D. Sempre rimanendo in ambito musicale, ritiene che sia
possibile percepire, studiare, fare musica secondo questo nuovo paradigma?
Argomenti come l’intonazione naturale, l’armonia delle sfere, le ricerche
olistiche sui rapporti tra musica e scienza, possono essere ora conosciuti e
diffusi anzitutto fra i musicisti? In che modo?
R. Il Paradigma
conoscitivo forse sarà Olistico, ma le assicuro che i risultati col tempo,
sempre più, assumeranno carattere scientifico. Le Cinque Quinte Pitagoriche,
con cui veniva indicato l’intervallo
creante divino, oggi sono diventate un riferimento numerico necessario alla
Fisica per teorizzare equazionalmente la Teoria delle Stringhe, attualmente delle
Membrane. Piuttosto i musicisti dovranno abituarsi a vedere la musica, non solo
più a sentirla . Se così faranno oltre allo spartito potranno leggere il
Simbolo e con lui apriranno le porte archetipiche della creazione … poi il loro
suono cambierà per sempre.
D. Sono in atto cambiamenti sempre più rapidi della realtà.
Il tempo sembra assumere una relatività sempre maggiore. Quali sono le sue
osservazioni in merito al concetto di tempo?
R. Il tempo per
esistere va pensato. L’unico modo, in questa dimensione, per batterlo è
emozionarsi. Quando succede possiamo farne a meno. La musica è in grado di favorire ciò.
D. Il suo intervistatore scrive ‘dalla terra di Pitagora’,
come si legge nell’intestazione del blog. La Magna Grecia è stata,
in passato, la culla della nostra civiltà. Ci ha dato i mezzi filosofici per
comprendere la realtà e saperla trasformare. Oggi quei tempi sembrano lontani:
il Sud si dibatte fra problemi irrisolti e tentativi frustrati di rialzare la
testa. La cultura è altrove. Ma dov’è questo altrove? E cosa potremmo fare per tornare
a dire la nostra, non solo come Sud, ma estensivamente, come popolo italiano,
nel panorama culturale di questo tempo?
R. Il sapere è il Sud.
L’Emozione è il Sud. Il sogno è il Sud. L’Immaginazione è il Sud , la bellezza
è il Sud. Le contraddizioni sono il Sud. E gli Italiani sono il Sud per
l’inconscio di tutti i popoli del Mondo.
Il problema è che gli Italiani si percepiscono come un incubo di sé stessi. E
purtroppo si sono aggrappati alle “cose”
tralasciando le loro doti innate. Ci
vorrà una bella scossa per farci ritornare noi stessi , ma sta arrivando , e
forse ricorderemo come si fa a creare ricchezza
attraverso la creatività del sapere.
D. Ho letto attentamente il bellissimo articolo intitolato
“L’Ottava di Luigina”, che invito i lettori di Armonie Pitagoriche a scoprire
sul suo sito. Lì c’è già la risposta ad una domanda che tuttavia non rinuncio a
formulare. Parlando di cultura, il discorso cade sulla scuola, e le attività
realizzate nella Scuola Primaria di Corfinio sono un paradigma di quello che si
potrebbe fare per rendere viva e funzionale l’istruzione. Per chi non avesse
letto l’articolo, ricordiamo in breve che i piccoli alunni hanno scoperto le
forme “auree” presenti in natura attraverso il contatto diretto con frutta e
verdura, e alla fine l’attività si è rivolta allo studio delle forme che può
assumere il suono, sempre attraverso esperimenti concreti. Le chiedo se è
possibile esportare a livello scolastico nazionale questo modo di fare scuola,
secondo i vari indirizzi ed età.
R. Insegnare come Dio
crea non dovrebbe avere controindicazioni di nessun genere. L’importante è
capire chi o cosa Dio è. Per me è fatto da OTTO FREQUENZE ben precise .
D. Ci avviamo al termine di questa interessante discussione.
Tornando alla musica, vorrei chiederle quali sono i suoi gusti, quale tipo di
musica ascolta e cosa ne pensa. Se ha dato un’occhiata al nostro blog, avrà
notato che diamo spazio alla musica del XX secolo (e ora XXI), convinti che ci
sia ancora tanto che il mondo dei suoni possa suggerire all’uomo contemporaneo.
É d’accordo su questo?
R. La musica non ha e
non avrà mai limiti nel suo divenire progredendo. E’ puro DNA diventato suono.
Ed io mi diverto ad ascoltare di tutto.
In tempi come questi in cui un intero sistema economico globale sta avendo fine,
sapere che c’è qualcosa, come la musica, che fine non avrà mai è veramente
bello. Una boccata di ottimismo .”
D. Per finire, professor Proclamato, le chiediamo di esporci
i suoi prossimi progetti. Su quali direzioni si concentreranno i suoi studi?
R. Sto scrivendo un
libro sul cuore di tutte le anatomie sottili appartenenti alle discipline come
alle filosofie orientali. Un cuore fatto
di pochissimi intervalli musicali , un cuore
portato millenni fa in terra calabra , in grado di battere in tutto il mondo , in mille modi
diversi e di fermarsi in questa Italia.
Un cuore il cui
battito numericamente fu, è, e sarà
sempre il seguente: 8 \ 24-12\ 48-24\
Michele Proclamato
Professore, siamo
onorati di averla intervistata. Ci auguriamo di poterci risentire presto, per
condividere le nostre ricerche e tessere in maniera sempre più fitta quella
rete olistica di conoscenze cui crediamo senza ombra di dubbio.
Visto che è stato appellato "professore", sarebbe utile capire in quale tipo di istituzione insegna.
RispondiEliminaGrazie
Antonio Ferreddu
Cagliari
La ringrazio per l'intervento. Detto che Michele Proclamato, se ritiene, può precisare, noi abbiamo utilizzato l'appellativo di professore sia per la sua attività di studioso, sia per le molteplici collaborazioni con Istituzioni scolastiche di cui si trova traccia sul web.
RispondiEliminaLa Redazione di Armonia Pitagoriche.