mercoledì 10 agosto 2011

Il crittogramma UQL: seconda parte

 Paolo Diacono

Lo studio del crittogramma detto UQL (“Ut queant laxis”) riserva ancora altre sorprese. Neppure l’ordine delle sillabe è casuale. Torniamo alla “croce alchemica”:
       RE   
LA SOL FA   
       UT   
        IO

Il MI, macrocosmo/microcosmo = 1 sillaba.
La base, completando io  con san, ci dà io-san (Sancte Iohannes) = 2 sillabe.
Il braccio orizzontale della croce ci dà la-sol-fa = alfa/omega: 3 sillabe.
Il braccio verticale ci dà resolutio: 4 sillabe.

È evidente una struttura 1-2-3-4, che richiama la Tetraktys della Scuola Pitagorica. Come abbiamo visto nel post sul Concetto di Holon e la Tetraktys, infinite sono le applicazioni del principio quaternario nella struttura dell’Universo.
Dobbiamo ora cercare un ordine a queste sillabe, ossia cercare di capire come mai le sette note non compaiano, come ci si aspetterebbe, in ordine ascendente/discendente per grado congiunto (ad es. ut-re-mi-fa-sol-la), e per effettuare questa ricerca si può prendere come punto di riferimento il sistema musicale medievale.
Al tempo di Paolo Diacono, era ancora vivo il sistema dei tetracordi, ereditato dall’antica Grecia. Per andare oltre l’intervallo di quarta, entro cui è ordinato ogni tetracordo, occorreva ovviamente unirne più di uno. Una possibilità è data dall’unione della nota superiore del primo tetracordo con quella inferiore del secondo. In tal caso avremo sette note, che coprono un intervallo di due quarte. Il doppio tetracordo, inserendo le note fisse (prima e ultima), si presenta così:
           
(1) Hypate - (note mobili) - (4/3) Mèse (note mobili) - (16/9) Nète

In questo caso, l’ottava risulta assente dal sistema, e non è una mancanza da poco. Per correggerla, dobbiamo separare due tetracordi attraverso l’intervallo di un tono, perciò la nota inferiore del secondo tetracordo sarà un tono più alto della nota superiore del primo. Si ha così un “octocordo”:

(1) Hypate - (note mobili) - (4/3) Mèse - (9/8) Paramèse - (note mobili) - (2) Nète  

In questo sistema, la Mèse è la nota più importante, e infatti si trova al centro, come il Sol/Sole, e, dopo di questa, l’Hypate e la Nète. Sovrapponendo un eptacordo e un octocordo con la stessa Hypate, si ottiene un sistema con una Hypate, una Mèse e due Nète: 
Hypate    Mèse     Nète    Nète
(1)        (4/3)     (16/9)    (2)
                                                             RE         SOL         UT         IO

Queste quattro note formano la chiave di lettura del crittogramma UQL, “RE/SOL/UT/IO”. Nove secoli dopo, Johann S. Bach utilizzerà la stessa chiave per cifrare Das Musikalische Opfer, ovvero “L’Offerta Musicale”, capolavoro dell’ars combinatoria, utilizzando la parola RICERCAR: Regis Iussu Cantio Et Reliqua Canonica Arte Resoluta, ossia "Il canto richiesto dal re, e il resto risolto con l'arte canonica". Qui la RESOLUTIO è diventata RESOLUTA, cioè la trasmutazione alchemica è ormai avvenuta, e l’uomo nuovo è pronto ad ascendere.

Nessun commento:

Posta un commento

Louis-Ferdinand Céline, "Viaggio al termine della notte". L'Ulysses dei disgraziati

“Viaggio al termine della notte” non si risparmia niente: un grido d’angoscia costante dal primo all’ultimo rigo, ma senza un briciolo...