Ecco cosa scrive il filosofo Alano di Lilla (1125-1202) sulla musica:
Alano, grande neoplatonico appartenente alla scuola di Chartres, la quale ha avuto un compito fondamentale, come scrive Rudolf Steiner, cioè quello di unire la tradizione platonica a quella aristotelica, ci fa capire come ancora nel Medioevo fosse forte la concezione della musica unita strettamente alla matematica. Qui addirittura la matematica è sorella maggiore della musica: quest'ultima vivifica i numeri attraverso le vibrazioni. Bellissima la metafora della musica come specchio: nessuno può dare ciò che non possiede, e, per ricevere, amplificate dal gioco di specchi, le giuste vibrazioni, occorre possederle già dentro di sé.